Lungo Via mazzini davanti l'ospedale, non ci sono piste ciclabili, le auto sono parcheggiate restringendo la carreggiata, le auto a doppio senso che ti sorpassano.
Con tre bimbi, di cui uno di soli 4 anni autonomo nella sua biciclettina, non me la sentivo di andare sulla strada e siam passati sul marciapiedi, pianino pianino per non disturbare i pedoni.
Entri nel centro storico, ti credi salvo, in quanto inizia la piccola zona pedonale che il comune è riuscito a strappare all'ira dei commercianti. Ma appena finita la piazza principale, appena dietro, c'è Via Manfredi (la stradina davanti la biblioteca) e lì torna l'incubo. Dobbiamo schivare auto davanti e dietro, che entrano e escono da piazza delle erbe...
Davanti la sala ragazzi non ci sono marciapiedi, rallentatori, lì davanti è pericolosissimo, a volte delle auto hanno anche buttato giù i paletti protettivi del portone...per fortuna non c'era nessun bimbo che usciva....ma ogni volta non si sa a chi può toccare...
Per parcheggiare non troviamo rastrelliere, davanti alla biblioteca tutte le bici sono appoggiate al muro, poi troviamo le 3 rastrelliere accatastate una sopra l'altra per far posto alle auto (notare che fino a poco tempo fa erano disposte allineate, poi evidentemente qualcuno ha detto che eran troppe, e davan fastidio alle auto).
Così ripartiamo per casa e facciamo via Matteotti: lì auto parcheggiate a destra, (anche in divieto di sosta), auto che ci sorpassano a sinistra invadendo la pista ciclabile...arrivo con tutti e 3 sani e salvi, sudata fradicia, e scrivo indignata a vigili e amministrazione, l'ennesima segnalazione, uguale a quella di un mese fa, di due mesi fa...che almeno il con la scusa del PUMS(piano urbano mobilità sostenibile) qualcuno ascolta? ma entro quando?vogliamo aspettare una disgrazia?
Con Fiab, Legambiente e Salvaiciclisti scriviamo un comunicato al quale la Confesercenti risponde come al
solito, con estremo, ottuso cinismo:
1- si paragonano bici, pedoni e auto, facendo di tutta l'erba un fascio... quando nei paesi civili è risaputo che va incentivata la moblità dolce (pedoni e ciclisti) e i mezzi pubblici, mentre va disincentiva la mobilità motorizzata privata, proprio per ridurre gli incidenti e migliorare la viabilità e la qualità del tessuto urbano (anche commerciale).
2- secondo la Confesercenti basterebbe un cartello di 30 km all'ora per garantire sicurezza davanti la Biblioteca: non servono dunque dossi, marciapiedi, attraversamenti pedonali, nè tantomeno, (non sia mai) la chiusura della via. Ma a parte il fatto che difficilmente un'auto rispetta il limite, solo perchè un cartello glielo dice...poi immaginiamoci un bimbetto di 3 anni che esce correndo dalla sala ragazzi, il cui portone si apre sulla strada. Se un'auto o un furgone vanno anche solo a 30 km all'ora, e non vedono il bambino, quel bambino come se la caverà? Bene, malino, o malissimo? Ma certo, sottintende la Confesercenti, la colpa non è dell'auto, ma della mamma che non lo teneva abbastanza legato.
La colpa degli incidenti, infatti, dice Confesercenti, è spesso e volentieri degli utenti deboli che non rispettano il Codice della Strada e ostacolano il passaggio degli utenti forti.
D'altra parte la Confesercenti è coerente, poco tempo fa ribadiva che non si può pretendere di crescere i bambini in isole felici, che non si può pretendere di camminare e girare in bici in tutta sicurezza, che queste creature devono imparare a stare al mondo...
In effetti, non li staremo viziando troppo, questi marmocchi in bici?


