L'Italia è invasa dalle auto, 39 milioni, senza contare tir, furgoni e moto.
Sono ovunque. Una ogni patentato, 2 auto ogni 3 persone (neonati compresi). Siamo il paese più motorizzato d'Europa.
Occorre diminuire il loro numero, liberare spazi, risparmiare vite!
Meno auto, lente, condivise ed elettriche. La strada deve essere destinata in maggior parte a pedoni, ciclisti, mezzi pubblici elettrici.
Perché?
Ecco 7 motivi!
FURTO DI VITE UMANE
Quando guidi un’automobile ricordati che hai tra le mani un’arma. Basta una distrazione, ed è fatta. Hai ucciso un uomo, una donna, un bambino. La sua velocità, la sua potenza non lasciano scampo, in caso di collisione. Il paradosso è che l’auto uccide soprattutto chi veloce non va, pedoni e ciclisti urbani,
utenti che subiscono la velocità altrui e la pagano sulla loro pelle. In tutto il mondo si calcolano oltre un milione di morti all’anno sulle strade. Nel 2019 in Italia ci sono stati 172.183 di "incidenti stradali" con lesioni a persone in Italia, causati nella quasi totalità di casi dai comportamenti sbagliati e dalla "distrazione" degli automobilisti.
3.173 vittime (morti entro 30 giorni dall'evento) e 241.384 feriti (-0,6%)
Nel mondo gli incidenti stradali fanno strage di bambini. In Europa gli incidenti stradali sono la prima causa di morte in assoluto, per i bambini in età scolare (da 5 a 14 anni, dati OMS).
Dati terrificanti, tragedie assurde, evitabili: le auto devono essere usate molto meno, RIDOTTE IN NUMERO E IN VELOCITA'. Perché creare auto che possono andare oltre i 180 km orari, perché elogiare la loro velocità, accelerazione e potenze, se è proprio la VELOCITA' che UCCIDE?
FURTO DI ARIA E SALUTE
Ossidi di azoto (NOx), emessi soprattutto dai motori diesel, i composti organici volatili (VOC), polveri sottili....ecco i "rifiuti" dei tubi di scarico ma anche dei freni e delle gomme, che noi ci respiriamo. Vari studi internazionali, riportati da The Lancet, riferiscono un collegamento tra esposizione a smog causato dal traffico urbano e insorgenza dell’asma nei bambini. In epoca di Covid, dovremmo tenere cari i nostri polmoni! Respirare biossido di azoto e altri inquinanti
aumenta inoltre la probabilità di patologie come cancro e diabete. In Italia ogni anno ci sono 60.000 vittime a causa del particolato fine, 20.500 vittime per biossido di azoto, mentre l’ozono troposferico provoca 3.200 vittime.
L’auto ci ruba salute non solo perché ammorba l’aria, ma anche perché ci rende sedentari! In Italia complessivamente, il 45,1% dei maggiorenni è in eccesso ponderale, quasi uno su due: una delle
percentuali più alte in Europa! Anche i bambini sono sedentari, e 1 su 3 sono sovrappeso o obesi. Accompagnare i bambini a scuola in auto è una pessima abitudine italiana. Pediatri, pedagogisti e psicologi sono preoccupati, i bambini hanno bisogno di muoversi sperimentare prima possibile la mobilità autonoma. Scarrozzarli sempre in auto fa male al loro fisico e alla loro crescita psichica (oltre che inquinare l'aria che i loro polmoni respirano!). Basta genitori Taxi!
FURTO DI SPAZIO E DI BELLEZZA
Un’automobile occupa spazio anche quando è ferma: il 50% del
suolo delle città è dedicato a strade, parcheggi, stazioni di servizio. Anche i marciapiedi sono spesso occupati dalle auto! Lo spazio di gioco e movimento per i bambini, è sempre più risicato.
A causa delle auto, si costruiscono sempre più strade, autostrade, superstrade, distributori di benzina, parcheggi, che a loro volta attirano auto. Oltre a rubare spazio, le auto rubano anche la bellezza del paesaggio. Avete mai pensato a quanto sono brutti i parcheggi? Avete mai che sfregio al paesaggio sono queste colate di cemento anonime? Queste scacchiere di lamiera?
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Parcheggio sul golfo, Monterosso, Cinque Terre |
FURTO DI DEMOCRAZIA E DI PACE
Le grandi multinazionali del petrolio distruggono l’ambiente e soffocano la democrazia nei paesi dove si insediano: Shell, Total, Eni, Repsol, Bp, Chevron, Exxon Mobile, sono solo alcuni dei grandi
nomi che estraggono petrolio e ci riforniscono di benzina. Non esistono
“distributori etici”! Guerre e terrorismo sono spesso e volentieri per lo più causati e alimentati dal petrolio e dal metano.
Il furto di pace è anche interiore: nel traffico urbano, la “scatola di latta” si trasforma in una pentola a pressione, dove il guidatore non riesce a scaricare, in nessun modo, la sua tensione (la sedentarietà forzata fa male al fisico e all'umore). Così tra traffico, code, clacson, semafori, diventa sempre più aggressivo e prepotente, mettendo a rischio la propria e altrui incolumità.
FURTO DI ENERGIA
Di tutta l’energia primaria utilizzata nel mondo, circa il 30% è destinata ai trasporti: per spostare un uomo del peso di 70/80kg, con l’auto, si arriva a spostare una tonnellata e più di ferraglia. Visto che l’auto trasporta in media solo 1,5 persone, e copre nel 75% dei casi percorsi di breve raggio (sotto ai 10 km) l’auto è uno dei mezzi che dissipa energia nel modo più assurdo e inefficiente.
FURTO DI CLIMA
Le emissioni climalteranti del settore trasporti sono pari al 27% e, a differenza di altri settori, non fanno che crescere. Il settore dei trasporti è quindi quello che più di ogni altro rischia di mettere in crisi gli Accordi di Parigi. Il 70% delle emissioni nel settore trasporti in Europa sono dovute al trasporto su strada, il 13,4% al trasporto aereo ed il 13,6% al trasporto marittimo, in misura minima
le ferrovie (0,5%). Il 60,7% delle emissioni su strada sono provocate dalle auto, il resto da furgoni, Tir e moto. Anche l’efficienza energetica delle nuove auto ha subito un rallentamento. Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, nel 2017 le nuove auto hanno emesso una media di 0,4 grammi di CO2 in più
rispetto a quelle immatricolate nell’anno precedente. Le auto sono sempre più grandi, consumano di più e anche i filtri non aiutano a diminuire la CO2. Secondo Legambiente, per rispettare gli accordi di Parigi e rimanere entro gli 1,5 gradi centigradi, dobbiamo puntare ad avere nel 2030 meno
della metà delle auto attuali.
FURTO DI MATERIE PRIME
Le auto sono divoratrici di microprocessori, alluminio, acciaio, plastica. Vari impianti durante la pandemia hanno rallentato la produzione per la scarsità di microprocessori, a causa della forte concorrenza dell’industria elettronica, informatica e medicale (forte richiesta di apparecchi medicali e di pc e tablet per telelavoro e didattica a distanza). Questo ci fa capire una cosa. Le materie prime non sono infinite, dobbiamo fare una scala di priorità. Sono più importanti gli apparecchi medici, la comunicazione, o è più importante avere 3 auto a famiglia?
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Miniera di litio
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Neppure le auto elettriche non ci salveranno. Basti allargare lo sguardo a quel che succede in Bolivia, Cile, Argentina, ma
anche Portogallo, nelle nuove frontiere dell'estrattivismo di litio necessario per la ricarica delle batterie delle auto.
Spesso senza valutazione di impatto ambientale, portando via terre e
acqua a chi ci vive, devastando boschi e intere montagne con cave a
cielo aperto...Certo,
se volessimo sostituire il parco auto circolante con auto elettriche,
e magari spingere per aumentare ancora più il tasso di
motorizzazione, se tutti i cinesi e indiani volessero tante auto come noi, si aprirebbero sempre più devastanti scenari.
Non
dobbiamo solo buttare meno CO2 in atmosfera, ma anche estrarre meno
materie prime dal sottosuolo. Il riciclo del litio è possibile ma
non risolve tutto. I tassi di recupero fissati dall'UE sono per il
litio troppo bassi 35% al 2026 e 70% al 2030. È
inoltre un riciclo energivoro, come ogni riciclo. Meglio ridurre, che riciclare!
FURTO DI SOLDI E TEMPO
Dietro un’auto si spendono circa tra i 4mila e gli 8mila euro all’anno, a seconda del modello e dell’alimentazione scelta. Sono in media 600 euro al mese, calcolando carburante, assicurazione, manutenzione, eventuali multe, parcheggi, bollo (che resta comunque una delle voci di spesa più basse) oltre ovviamente al costo di acquisto rateizzato. Più di mezzo stipendio che se ne va!
Che senso ha lavorare per pagarsi l'auto con cui andare al lavoro? Non conviene andare al lavoro in bici o in treno e lavorare anche meno?
Alla fine dei giochi, non conviene forse vivere senza auto, oppure con meno auto o almeno riducendone l'uso solo a tragitti impossibili a piedi, bici e mezzi pubblici?
I governanti non dovrebbero forse incentivare questo stile di vita, finanziare solo trasporti alternativi all'auto privata anziché ospitare Motorshow e rendere gratuiti parcheggi?
Ecco le associazioni che hanno organizzato il #MIMO2021 #
Carfree Show
Legambiente Lombardia Onlus
Legambici - Legambiente per la mobilità attiva e la ciclabilità APS Milano
Circolo Legambiente A.Langer Monza
Extinction Rebellion Milano
Ecoistituto di Reggio Emilia e Genova
Vas Verdi ambiente e società
Campagna Strade Scolastiche
Comitato "Villa Reale è anche mia"
Associazione Salvaiciclisti Roma APS
AMoDo - Alleanza Mobilità Dolce
Ciclostile - ciclofficina popolare del Centro Sociale Bruno di Trento
Fridays for Future Milano
Fondazione Luigi Guccione Onlus
AIFVS Associazione Vittime della Strada
Fondazione Michele Scarponi Onlus