Finalmente è arrivato, fresco di stampa, il mio nuovo libro Vivo senz'auto.
Ma è davvero possibile dunque una vita senz’auto o con meno auto?
Come ci si organizza con i
bambini, la scuola, il lavoro la spesa le vacanze… e la pioggia?
E soprattutto
perché provarci? Come dovrebbero essere organizzate le città, i paesi,
per rendere questa scelta sempre più semplice e normale?
Perché in Italia le
famiglie senz’auto sono ancora viste come casi originali, ambientalisti radicali folli o eroi, mentre all’estero è una scelta abbastanza comune e scontata?
Da cosa dipende, anche storicamente, questo alto tasso di motorizzazione pro capite che “vanta” la nostra penisola?
Di questo e di tanto altro ha
scritto nel libro "Vivo senza auto-car free", con tante testimonianze delle Famiglie senz’auto. Con la prefazione di Paolo Pileri (prof. di Urbanistica
al Politecnico di Milano) e postfazione di Giulietta Pagliaccio (vicepresidente Fiab).
«La provocazione di Linda – scrive Pileri – è molto bella e, oggi come
oggi, ci sta ancor più di ieri. È una gigantesca spinta rivolta a tutti per svegliarci dalle nostre incertezze e dai nostri “sì, però, magari, domani, forse”
e finire per non fare nulla o troppo poco e andare avanti così così. Ma così
così, avanti non si va. Bisogna cambiare passo o, più suggestivamente,
cambiare visione […]».
Cambiare il sistema. Questa è la sfida che secondo l'autrice oggi ci tocca:
«Non correggere, modificare, smussare, limare. No: cambiare. Senza auto
cambia la forma delle case, delle strade, delle piazze, dei centri storici,
delle coste e delle montagne. Cambia la forma del paesaggio. Cambia il
progetto di tempo libero. Cambia l’idea di ambiente natura clima che ci si
è appiccicata addosso. Cambia il modo di incontrarsi per strada. Cambia
il modo di spiegare a un bambino come deve muoversi appena fuori casa.
Cambia l’orizzonte delle cose che possiamo chiedere e volere. Cambiano le
domande, i sogni, i colori. Cambia l’agenda urbana. Cambiamo i doveri e i
diritti. E torna un po’ di felicità, smarrita nelle pieghe della fretta».
Vivere senz’auto è quindi spesso possibile (o più possibile di quello che si pensa), sostenibile e ci fa risparmiare! Ma se all'estero, nei paesi nordeuropei, è una scelta normale e diffusa, in Italia, il paese più motorizzato d'Europa, con 637 auto ogni 1000 abitanti (compresi bambini e anziani), è una scelta ancora troppo controcorrente.
Non è però più possibile vivere in un paese in cui:
• vediamo più auto che bambini
• oltre 3400 persone ogni anno muoiono ogni anno sulla strada
• gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i più piccoli
• inquinamento, riscaldamento globale, occupazione dello spazio rendono sempre più invivibili le nostre città e le nostre strade.
E'ora di una svolta. Sempre più famiglie stanno così provando a vivere senza auto. Per fare rete, scambiarci progetti, resistere e "contaminare", è nato da 5 anni il gruppo fb Famiglie senz'auto. Abbiamo portato avanti petizioni ("treni e mezzi pubblici gratuiti per bambini e ragazzi"), la campagna "strade scolastiche" insieme alle maggiori associazioni ambientaliste e per la mob.sostenibile, che chiedere aree car free davanti alle scuole. (www.stradescolastiche.it)
Il primo raduno c'è stato nel 2018 a giugno a Bologna, il secondo ci sarà quest'anno il 2 novembre a Roma, Largo Dino Frisullo, Città dell'Altra Economia, in collaborazione con Salvaiciclisti Roma e Movimento Decrescita Felice Roma.
Alla fine dell'assemblea pomeridiana, aperta a tutti, alle 17.30 presentazione del libro Vivo senza auto. Un libro pieno di consigli, testimonianze ed esempi concreti per ripensare la nostra vita, la città e il modo in cui ci muoviamo.
Scrive Giulietta Pagliaccio, nella postfazione; "E chissà che questo “popolo di senz’auto” non diventi maggioranza nel Paese: staremmo tutti molto meglio, anche quelli che l’auto dovranno continuare ad usarla."
lunedì 28 ottobre 2019
giovedì 10 ottobre 2019
Incidenti davanti alle scuole: lettera ai deputati
Lettera ai/alle Parlamentari della Camera Dei Deputati
Gentile Presidente Camera dei Deputati.
Gentili Capigruppo dei Gruppi Parlamentari,
Gentili Deputate e Deputati
OGGETTO: Urgente una norma sulle Strade Scolastiche
11/10/2019
Gent.mi,
La scuola è iniziata da appena un mese, e già la cronaca riporta di numerosi incidenti stradali che coinvolgono i bambini davanti alla scuola.
Il 20 settembre a Schio (Vicenza), un bimbo di 8 anni è stato travolto all'uscita dalla scuola, Pochi giorni fa, a Chieri, Torino, 5 bambini della scuola dell’infanzia sono stati travolti da un SUV parcheggiato davanti al loro asilo nido, e una di loro è gravissima.
E' urgente ed importante liberare le aree davanti alle scuole dalle auto, parcheggiate o in movimento, almeno negli orari di entrata/uscita dei bambini.
Chiediamo quindi:
1) che venga rapidamente calendarizzato e discusso in Aula il provvedimento di riforma del Codice della Strada, con la norma Zone Scolastiche", (previste dall'art. 1, co. 2, lett. b), n. 2, del Testo Unificato dei progetti di legge AC 24 e abb. "Modifiche al codice della strada").
2) Chiediamo di emendare il testo in senso restrittivo, a maggior tutela dei bambini, prevedendo una gerarchia di azioni, con precedenza alla pedonalizzazione; solo se ciò non è possibile, si può pensare a ZTL e solo in casi particolari, laddove non sia possibile allontanare i veicoli da davanti alle scuole, si possono mettere Zone 30 con adeguati dispositivi di rallentamento del traffico.
Basta auto davanti alla scuola, senza se e senza ma, è una questione di civiltà.
Le associazioni e i comitati aderenti alla Campagna Strade Scolastiche (www.stradescolastiche.it, stradescolastiche@gmail.com)
Famiglie senz’auto
Bike To School Roma
#Salvaiciclisti
Fiab Onlus
Bikeitalia.it
UPPA - un pediatra per amico
Italian Cycling Embassy
Kyoto Club
Alleanza per la Mobilità Dolce
Legambici Legambiente
Genitori Antismog Milano
Cittadini per l’Aria
Turismo senz’auto
Massa Marmocchi
Fondazione Michele Scarponi
Rete Vivinstrada
Fondazione Guccione
Associazione Culturale La GRU - Germogli di Rinascita Urbana
Milano Bicycle Coalition
Associazione Culturale Pediatri PUMP “Pediatri per un mondo possibile
hub.MAT-Laboratorio per la Mobilità, l’Ambiente ed il Territorio,
Bike to School Napoli
Napoli Pedala
Ass.Piedibus.it
Napoli Pedala
Ass.Piedibus.it
sabato 28 settembre 2019
Richieste al Ministro Costa
Come Famiglie senz'Auto, Insieme ad altre associazioni che in Italia si occupano di mobilità ciclistica e sostenibile abbiamo prodotto un documento congiunto con alcune richieste.
Di seguito il testo inviato a Ministro Costa.
Di seguito il testo inviato a Ministro Costa.
"Gentilissimo Ministro,
accogliendo il Suo invito in occasione della Tavola rotonda sulla mobilità sostenibile presso il MATTM lo scorso lunedì 16 settembre, come principali Associazioni ambientaliste e della mobilità attiva, Le avanziamo unitariamente alcune proposte di carattere prioritario per incentivare la mobilità sostenibile in Italia, con particolare attenzione a quella ciclistica e pedonale, che, come illustrato anche nella tavola rotonda, risulta essere la più efficace in termini di benefici ambientali e la meno onerosa da sostenere, sia per lo Stato, sia per le famiglie.
Confidiamo che Lei possa valutare di inserire le nostre proposte all’interno della prossima Legge di Bilancio 2020.
accogliendo il Suo invito in occasione della Tavola rotonda sulla mobilità sostenibile presso il MATTM lo scorso lunedì 16 settembre, come principali Associazioni ambientaliste e della mobilità attiva, Le avanziamo unitariamente alcune proposte di carattere prioritario per incentivare la mobilità sostenibile in Italia, con particolare attenzione a quella ciclistica e pedonale, che, come illustrato anche nella tavola rotonda, risulta essere la più efficace in termini di benefici ambientali e la meno onerosa da sostenere, sia per lo Stato, sia per le famiglie.
Confidiamo che Lei possa valutare di inserire le nostre proposte all’interno della prossima Legge di Bilancio 2020.
Non siamo in grado di individuare i riferimenti alla disponibilità nel bilancio dello Stato delle risorse necessarie a sostenere le nostre proposte per la ciclabilità, ma ci confortano due elementi che Lei ha illustrato durante l’incontro:
- il fatto che tutte e tre le forze politiche che hanno dato vita al nuovo Governo abbiano esplicitamente affermato di voler investire sulla sostenibilità ambientale si traduca in un impegno concreto, come Lei stesso ha auspicato;
- la possibilità di intervenire attraverso la Legge di bilancio ad un revisione dei SAD (sussidi ambientalmente dannosi) la cui entità permette di recuperare risorse economiche significative senza il bisogno di prevedere nuove entrate. In particolare anche nell’incontro di lunedì è emerso il contrasto tra la volontà di “decarbonizzare” il sistema dei trasporti, oltreché quello produttivo, e la sussistenza di sussidi alla mobilità insostenibile attraverso detrazioni e incentivi a mezzi e combustibili inquinanti.
- il fatto che tutte e tre le forze politiche che hanno dato vita al nuovo Governo abbiano esplicitamente affermato di voler investire sulla sostenibilità ambientale si traduca in un impegno concreto, come Lei stesso ha auspicato;
- la possibilità di intervenire attraverso la Legge di bilancio ad un revisione dei SAD (sussidi ambientalmente dannosi) la cui entità permette di recuperare risorse economiche significative senza il bisogno di prevedere nuove entrate. In particolare anche nell’incontro di lunedì è emerso il contrasto tra la volontà di “decarbonizzare” il sistema dei trasporti, oltreché quello produttivo, e la sussistenza di sussidi alla mobilità insostenibile attraverso detrazioni e incentivi a mezzi e combustibili inquinanti.
mercoledì 25 settembre 2019
Flashmob contro le auto sulle ciclabili!
Dopo un anno dal posizionamento dei cartelli davanti alla scuola Don Milani, a protezione dei marciapiedi, che suscitarono reazioni scandalizzate e il lancio degli stessi cartelli nel fosso, quest'anno continuiamo le azioni di resistenza passiva contro lo strapotere delle auto.
Con altri genitori ed attivisti Fiab, abbiamo deciso di organizzare un flashmob sulla ciclabile davanti la scuola Media Europa.
UNA CICLABILE "PARCHEGGIO"
Premetto che si tratta di una strada con ciclabile (non protetta) da un lato e marciapiedi nell'altro lato. All'orario di uscita, i vigili ci sono, ma solo per far attraversare i bambini sulle strisce pedonali. Per il resto, occhio non vede, cuore non duole. Non solo non hanno mai fatto una multa, ma non hanno mai nemmeno chiesto agli automobilisti di spostarsi dalla ciclabile. E dire che i vigili arrivano alle 12.45 circa, i genitori iniziano a parcheggiare sopra marciapiedi e ciclabili alle 12,40, e la campanella suona alle 13. I genitori stanno circa 20 minuti ad aspettare dentro le auto sopra ai marciapiedi e alle ciclabili, per non posteggiare lontani e camminare. Ergo, tempo da perdere ne hanno. Voglia di muoversi zero. I vigili potrebbero invitarli spostarsi in quei 15 minuti? mai successo.
Così all'uscita i ragazzini si trovano sulla ciclabile un muro di auto, quindi, o raschiano gli alberi, o vanno sulla strada (in controsenso).
FINO AD OGGI!!
Oggi abbiamo organizzato in modo molto spontaneo un flashmob, lo abbiamo comunicato il giorno prima ad alcuni amici giornalisti, al sindaco ed ai vigili, dicendo appunto che ci sarebbe stato un flashmob per denunciare la pericolosità di quella strada e dei parcheggi selvaggi. Questa comunicazione è stata importante, perché il sindaco ha dovuto cedere all'evidenza. I vigili erano incredibilmente collaborativi, ed hanno fatto spostare le auto dal marciapiede.
A proteggere la ciclabile, invece, pensavamo noi.
Siamo arrivati alle 12,40, eravamo solo in 5 con le nostre bici e una bandiera Fiab. Poi pian piano si sono aggiunti altri. Abbiamo posizionato le nostre bici sul margine della ciclabile: le auto, che rallentavano per posteggiare, dovevano rinunciare, e tiravano dritto sconsolati. Abbiamo aspettato l'arrivo dei ragazzini. Al primo scolaretto, abbiamo applaudito e tutti i ragazzini erano stupefatti di una ciclabile vuota!!! I ragazzini si sono complimentati, tutti entusiasti e anche vari genitori ci hanno ringraziato. Alcuni invece (ma una minoranza) mugugnavano e uno ci ha addirittura minacciato.
Tutti però hanno trovato parcheggio, magari un po' più lontano, ma nessuno è morto dalla fatica di camminare. Qualcuno forse avrà pensato "ma chi me lo fa fare a cercare posteggio 500 mt lontano se abito a 1 o 2 km?" e domani forse andrà in bici.
Un esperimento che vorremmo ripetere per più giorni, e anche su altre scuole. La priorità non è solo mettere cordoli a protezione delle ciclabili, ma è pedonalizzare le strade davanti alle scuole, almeno nei momenti di entrata uscita, come chiediamo con la campagna www.stradescolastiche.it!
mercoledì 14 agosto 2019
Il sogno di una città dei bambini muore ogni volta che muore un bambino
Il sogno di una "città dei bambini" muore ogni volta che muore un bambino. Così è morto il piccolo Arturo, 10 anni, a Sant'Angelo in Pontano (MC), travolto da un'auto il 13 agosto 2019, mentre attraversava la strada. E i giornalisti, invece di denunciare l'orrore di una strada mortifera per i più piccoli, di una strada occupata prepotentemente dalle auto (in sosta e in moto), sottolineano che il "bambino è sfuggito dalla mano di sua madre". Come se un po' di colpa l'avesse anche la madre, come se un ragazzino di 9 anni debba essere sempre sotto controllo, tenuto stretto per mano, come se un bambino non possa essere libero di muoversi in città senza paura di essere ammazzato. Dimostriamo ancora una volta di non capire che più auto in città=più pericolo=più morti. BASTA!!!
Troppi bambini muoiono sulla strada, gli incidenti stradali sono la prima causa di morte dai 5 ai 15 anni in Europa e nei paesi "ricchi".
In Olanda negli anni '70 i ragazzini andarono a protestare, sulle strade e fin dentro al Parlamento, al grido "stop de Kindermoord"
e l'Olanda divenne quel che è, un paradiso di pedoni e ciclisti, con basso tasso di mortalità per incidenti, con i bambini che girano da soli per strada. Noi 50 anni dopo siamo ancora qui. A piangere i bambini sulle strade, colpevolizzando le madri che non li tengono stretti stretti per mano. Ancora qua, schiavi delle auto, con le piazze medioevali dei paesini degradati a orrendi parcheggi e i bambini scarrozzati per lo più in auto. Ancora qua, a tenerci strette le auto, che ci sono più care della libertà e della vita dei bambini.
Povero piccolo, che la "città dei bambini" sia ora il tuo paradiso.
😢
Troppi bambini muoiono sulla strada, gli incidenti stradali sono la prima causa di morte dai 5 ai 15 anni in Europa e nei paesi "ricchi".
In Olanda negli anni '70 i ragazzini andarono a protestare, sulle strade e fin dentro al Parlamento, al grido "stop de Kindermoord"
e l'Olanda divenne quel che è, un paradiso di pedoni e ciclisti, con basso tasso di mortalità per incidenti, con i bambini che girano da soli per strada. Noi 50 anni dopo siamo ancora qui. A piangere i bambini sulle strade, colpevolizzando le madri che non li tengono stretti stretti per mano. Ancora qua, schiavi delle auto, con le piazze medioevali dei paesini degradati a orrendi parcheggi e i bambini scarrozzati per lo più in auto. Ancora qua, a tenerci strette le auto, che ci sono più care della libertà e della vita dei bambini.
Povero piccolo, che la "città dei bambini" sia ora il tuo paradiso.
😢
martedì 16 luglio 2019
Modifiche al Codice della Strada, luci e ombre
Comunicato stampa congiunto
di Fiab, Legambici, Salvaiciclisti, Famiglie senz'auto, Amodo, Napoli Pedala, Bike to
school, Vivinstrada, Kyoto Club, Fondazione Michele Scarponi; Genitori Anti SmogAderisce anche PUMP-Pediatri per un mondo possibile
Come associazioni che rappresentano decine di migliaia di cittadini e cittadine che utilizzano la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, per il tempo libero e il cicloturismo e da anni si battono per città più vivibili, sane e sicure per tutti gli utenti della strada, esprimiamo i nostri pareri sul testo di Riforma del Codice della Strada, da poco approvato dalla Commissione Trasporti della Camera.
venerdì 21 giugno 2019
Le Strade ai bambini!
In Europa, secondo l'OMS la principale causa di morte dei bambini da 5 a 14 anni sono gli incidenti stradali. E a livello mondiale, gli incidenti stradali uccidono i bambini a pari "merito" con polmoniti e dissenteria.
Questo succede da quanto le auto hanno preso possesso delle strade, allontanando i bambini che vi giocavano. Se la strage non è ancora peggiore, è solo perché i bambini sono rinchiusi in casa, a scuola.
Dati terrificanti, strazianti e inutili. Morti assurde, se è vero che le auto potrebbero e dovrebbero essere molte meno e potrebbero girare molto più lentamente. Le strade e le auto non devono più massacrare i bambini.
LE STRADE AI BAMBINI!
domenica 21 aprile 2019
Greta, forza profetica e fragilità...simbolo dell'ambiente!
(Roma, 19 aprile, foto di Nicola Bassi) |
giovedì 28 marzo 2019
Tutta Genova in bici!
Fioccano le critical mass, da Genova a Napoli da Milano a Torino passando per Bologna, pedalate in massa di grandi e piccini, manifestazioni di bici pacifiche che si riprendono la strada, per chiedere un'Italia più accogliente, sostenibile e solidale!
Ma la massa critica più bella e colorata, è stata forse quella genovese. Sì perché...chi l'ha detto che a Genova, in bici, non si può andare?
Il 21 marzo, un grande bicibus, in versione Critical Mass, di circa 400 bambini e genitori ha percorso Genova, "per dire alla città che una mobilità sostenibile è già possibile, educativa e divertente; e per chiedere alle istituzioni misure urgenti per proteggere e incentivare il popolo delle biciclette." Momento apice è stata la fotografia collettiva davanti a Palazzo Tursi alle 8.30 con la consegna al Sindaco Bucci di un documento che raccoglie richieste trasversali alla città e progetti per l’area centro storico."Chiediamo ciclo-posteggi antifurto davanti a tutti gli asili, le scuole e le piazze. Chiediamo corsie ciclabili sulle strade principali per la sicurezza di genitori e figli. Chiediamo mezzi pubblici che permettano e incentivino il trasporto bicicletta."
(qui il video)mercoledì 27 marzo 2019
School streets: le strade ai bambini!
Firmate qui!!! https://www.change.org/p/school-streets-le-strade-ai-bambini
I bambini ed i ragazzi hanno diritto a camminare (e pedalare) sulla strada sicuri, anche in autonomia, e vivere in un ambiente non inquinato. Un diritto sancito dalla Convenzione ONU di Diritti dell’Infanzia e dall’Unicef (Costruire Città amiche delle bambine e dei bambini Nove passi per l’azione), che però viene quotidianamente negato nelle nostre città, soprattutto davanti alle scuole, i luoghi più frequentati dai bambini. Luoghi dove si dovrebbero imparare i valori di civiltà, di sviluppo sostenibile, di rispetto della vita e dell’ambiente.
Eppure proprio davanti alle scuole troviamo ogni giorno auto ammassate, in doppia fila, davanti al portone, fin sopra ai marciapiedi e sulle strisce, magari col motore acceso. Uno spettacolo vergognoso, pericoloso, che nuoce alla salute di milioni di bambini e ragazzi ogni giorno in Italia. In numerosi Paesi del Nord Europa le strade davanti alle scuole (school streets) sono pedonalizzate e i ragazzi possono accedere in sicurezza, in bici, a piedi o col monopattino.
domenica 24 marzo 2019
Anche Famiglie senz'auto solidale con Critical Mass!
Ci uniamo allo sdegno per la repressione della Critical Mass a Torino, avvenuta il 21 marzo: queste manifestazioni di resistenza pacifica e occupazione della strada dovrebbero essere facilitate, accolte e incentivate. La strada è di tutti!
Giulietta Pagliaccio, presidente di FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta, la più vasta realtà associativa di ciclisti italiani non sportivi, attiva da oltre trent’anni nella promozione della bicicletta quale mezzo ecologico per la riqualificazione dell’ambiente urbano ed extraurbano, commenta cosi la vicenda:
giovedì 7 marzo 2019
Audizioni alla commissione trasporti
Ecco il documento presentato in Commissione Trasporti per audizione sulla modifica del Codice Strada da parte di noi FAMIGLIE SENZ’AUTO e BIKE TO SCHOOL, per noi a presentarlo il 5 marzo c'era Anna Becchi!
https://webtv.camera.it/evento/13904
OSSERVAZIONI SULLE MODIFICHE AL CODICE DELLA STRADA
AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE TRASPORTI DELLA CAMERA del 5/03/2019
Rappresentiamo movimenti spontanei di genitori e famiglie che hanno fatto la scelta di vita di non possedere / utilizzare la macchina per gli spostamenti quotidiani e di gruppi di genitori che si auto-organizzano per accompagnare i figli a scuola in bicicletta in città, periodicamente.
Come genitori che scegliamo ogni giorno di muoverci con mezzi sostenibili, promuoviamo e chiediamo alle amministrazioni centrali e locali:
• Città a misura di persona, di bambino, di anziano e quindi pedonalizzazioni, zone 30 e riduzione del numero di automobili ferme e in circolazione
• La chiusura al traffico delle strade delle scuole
• L’incentivazione e la facilitazione di ogni forma di mobilità sostenibile
• La riduzione della velocità dei mezzi a motore, prima causa di morte negli incidenti
domenica 20 gennaio 2019
Time for action, una canzone contro la prepotenza delle auto
La Fondazione Luigi Guccione Onlus, che ha ideato la canzone, è nata per proteggere ed assistere le vittime della strada e del sistema della mobilità.
Fa parte della Federazione Europea delle vittime della strada (www.fevr.org) e dell'International Road Victims Partnership's (www.irvp.org). Abbiamo intervistato il suo fondatore, Giuseppe Guccione, fratello di Luigi, morto sulla strada.
L: Come vi
è venuta l'idea di questa canzone e con chi l'hai realizzata?
G: Un anno fa al matrimonio di mia figlia Giulia, 18 giugno
2017, dopo il pranzo in un agriturismo su una collina di Cesena, osservo mia
nipote Gioia ed il suo amico Pietro seduti tra gli ulivi guardare il mare. Niente traffico, aria
pulita, tranquilli a parlare...
Ho parlato con Gioia e
mia figlia e poi Gioia ha realizzato dei disegni sul tema.Quando abbiamo scritto una guida per i diritti dei bambini
in movimento molte delle cose le ha suggerite lei parlando con me e con sua
mamma.
Abbiamo avviato 5 mesi
dopo un lavoro importante ed abbiamo iniziato ad elaborare un progetto per “Una
città dei bambini e delle bambine in movimento” ed una “Carta” dei loro diritti. A
Torino col Comune in un incontro con
centinaia di bambini delle scuole della città col Sindaco Chiara Appendino,
insegnanti e genitori. Domenica 19 novembre 2017.
Ne ho parlato poi al
mio amico Andrea Peruzzi (già batterista dei Negrita) e poi con Paolo Riviera (Riccardo Aglietti).
Abbiamo coinvolto tutto
il Gruppo Paolo Riviera Band (con Pamela Aglietti, voce, Marco Bertini Giga,
basso, Andrea Peruzzi, percussioni, Massimo Nuti, chitarra elettrica).
lunedì 7 gennaio 2019
Il cambiamento? Tornare indietro di 50 anni su mobilità sostenibile e tutela dei centri storici
Aderiamo anche noi, come famiglie senz'auto alla protesta delle associazioni contro il comma 103 della Finanziaria!
Nella Legge di stabilità appena approvata, il Governo attuale, che si definisce “del cambiamento”, ha inserito una modifica pericolosa al Codice della Strada: si tratta di una norma, il comma 103, che obbliga i Comuni a consentire “in ogni caso” a tutte le auto elettriche e ibride la circolazione nelle aree pedonali e nelle ZTL.
A nostro parere, questo intervento è una mostruosità che riporta indietro il Paese di almeno 50 anni, cancellando con due righe improvvisate i risultati raggiunti in decenni su mobilità sostenibile e tutela di piazze e strade delle città italiane, a danno di abitanti, commercianti, turisti e monumenti, alla faccia anche della sicurezza delle persone.
IL CAMBIAMENTO? TORNARE INDIETRO DI 50 ANNI SU MOBILITA’ SOSTENIBILE E TUTELA DEI CENTRI STORICI
Il Governo cancelli subito il comma 103 della Finanziaria
Nella Legge di stabilità appena approvata, il Governo attuale, che si definisce “del cambiamento”, ha inserito una modifica pericolosa al Codice della Strada: si tratta di una norma, il comma 103, che obbliga i Comuni a consentire “in ogni caso” a tutte le auto elettriche e ibride la circolazione nelle aree pedonali e nelle ZTL.
A nostro parere, questo intervento è una mostruosità che riporta indietro il Paese di almeno 50 anni, cancellando con due righe improvvisate i risultati raggiunti in decenni su mobilità sostenibile e tutela di piazze e strade delle città italiane, a danno di abitanti, commercianti, turisti e monumenti, alla faccia anche della sicurezza delle persone.
martedì 1 gennaio 2019
Montefano: uno dei tanti piccoli borghi invasi dalle auto
Che il 2019 sia un anno di mobilità sostenibile anche nei piccoli paesini dell'entroterra, come Montefano, il mio paese natale (circa 3000 anime), un borgo medioevale bellissimo. In questi paesi il PUMS (piano urbano mob. sostenibile) non esiste, non è obbligatorio, e non solo è quasi impossibile pedalare, non solo i mezzi pubblici scarseggiano (e tante linee vengono tagliate rispetto al passato), ma è sempre più difficile anche solo camminare, soprattutto con bambini e passeggini o carrozzine di disabili: marciapiedi inesistenti o dissestati, che finiscono nel nulla, strettoie pericolose senza marciapiedi, auto che bloccano i pochi marciapiedi- anche davanti alla caserma dei carabinieri!!!- strisce pedonali inesistenti o scolorite, barriere architettoniche, nessuna zona pedonale, risicate ZTL, zero zone 30, piazze usate come parcheggi (auto fin sotto l'albero di Natale!!!), auto che possono passare e parcheggiare in ogni vicolo del centro storico, deturpando le bellezza architettoniche di questi borghi stupendi! Ogni anno ci sono incidenti stradali con pedoni coinvolti, spesso che attraversano le strisce. Abbiamo fatto un reportage fotografico dei problemi che incontra una famiglia con bambini ad andare da Montefiore a Montefano (1 km).
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