venerdì 27 novembre 2020

I mezzi pubblici servono? Risposta a Mercalli


Ho letto l'articolo di Luca Mercalli, comparso sul sito della Coop. Il viaggio più ecologico è quello che non facciamo. Davvero interessante, ma in parte non mi trovo d'accordo. 

Mercalli giustamente spiega che "In Italia il settore dei trasporti produce il 24 per cento delle emissioni dannose al clima. E produce pure il 56 per cento degli ossidi di azoto e il 13 per cento delle polveri sottili tossiche per la salute. Ed è l’unico settore che negli ultimi decenni non ha visto significativi miglioramenti, a differenza di quelli industriali, energetici e residenziali dove le nuove tecnologie di efficienza e passaggio alle energie rinnovabili hanno diminuito gli impatti. Dunque per ciascuno di noi, agire sulla mobilità è un buon modo per diventare più sostenibili." 

Mercalli prosegue sottolineando l'importanza di ridurre i viaggi inutili, grazie al telelavoro, allo smartworking, (e su questo sono d'accordo), ma non considera necessario implementare i mezzi pubblici (e su questo NON sono d'accordo). 

sabato 21 novembre 2020

Progettare la lentezza, da leggere!

 "In auto o in moto la velocità dà il peggio di sé perché tutta la nostra concentrazione di guidatori è data per mantenerla costante, se siamo noi a guidare tutto il nostro io è concentrato sulla velocità e non possiamo che obbedirle. Rinunciare all'auto per il treno può in alcuni casi allungare il tempo necessario per raggiungere la destinazione, ma in quel tempo possiamo fare altro come leggere, relazionarci con gli altri, pensare, guardare attorno." (Progettare La Lentezza, People Editore, 2020, di Paolo Pileri)

Leggevo queste frasi mentre il trenino procedeva tra i monti e pensavo che era esattamente così.


Visitare il paesaggio con treni regionali, e poi in bici o a piedi, permette di scoprire le sfumature, permette di darsi dei limiti, fare scelte e approfondire.In questo bellissimo libro Pileri ripercorre l'importanza dei percorsi lenti, dai sentieri alle ciclovie, "fili antichi ma oggi dimenticati, interrotti, spezzati. Non ci accorgiamo che quelle linee lente sono una grande opera pubblica a basso costo e ad alto rendimento."