venerdì 14 ottobre 2016

La pace va in bici!

Domenica 9 ottobre abbiamo partecipato alla marcia Perugia Assisi, in bici. Da Faenza siamo partiti con autobus organizzato, abbiamo caricato le bici in pulman e siamo scesi a Ponte san Giovanni. Tutto davvero bellissimo! Anche i bambini sono rimasti entusiasti. Arrivati sotto la salita di Assisi, abbiamo legato le bici e abbiamo proseguito a piedi. I bambini sventolavano le bandiere della pace, e le nostre bandiere, autocostruite, di Famiglie senz'auto e Famiglie rifiuti zero. 
Sì perché la vera pace si costruisce solo con uno stile di vita più sostenibile, senz'auto e a rifiuti zero (o quasi). Il petrolio è insanguinato e tutto quello che ne deriva: plastica, benzina. Da quando l’umanità è dipendente da esso, innumerevoli conflitti sono scoppiati nei territori dove viene estratto il petrolio, nel tentativo di accaparrarsi i pozzi o gli oleodotti. Ecco una lista delle cosiddette “oil wars”:
Chacho war (1932-1935); Seconda guerra mondiale (1939-1945); Usa-Giappone (1941-1945); Guerra civile Nigeriana (1967-1970); Iran-Iraq (1980-1988), Guerra del Golfo (1990-1991), conflitto Iraq no fly zones (1992-2003), guerra in Iraq (2003-2011), conflitti nel Delta del Niger (2004-), conflitti Sud Sudan-Sudan (2012-); intervento Russo in Ucraina (2014-); intervento militare contro ISIS (2014-); guerra in Siria (2014-); intervento russo in Siria (2015-)....
La motorizzazione privata non è solo complice di guerre, ma causa una continua e costante carneficina, per incidenti, che in Italia ogni anno uccide più di 3300 persone, e ne ferisce altre 250 000 (dati Istat). Le auto sono più letali delle armi da fuoco, ma nonostante questo nessuno vieta le pubblicità di auto, e raramente si cerca di disincentivarne l'uso.

Il metano non è meno insanguinato, in quanto i metanodotti passano da zone in conflitto (basti pensare alla Russia e all’ Ucraina). Il metano che viene dal Mar Mediterraneo non è fonte di conflitto armato, ma è comunque fonte di grave danni ambientali e disturbi alla fauna marina (trivellazioni, airgun).
Ecco perché i veri pacifisti dovrebbero girare in bicicletta (o a piedi o coi mezzi pubblici). 

La pace va in bici!

Domenica 9 ottobre abbiamo partecipato alla marcia Perugia Assisi, in bici. Da Faenza siamo partiti con autobus organizzato, abbiamo caricato le bici in pulman e siamo scesi a Ponte san Giovanni. Tutto davvero bellissimo! Anche i bambini sono rimasti entusiasti. Arrivati sotto la salita di Assisi, abbiamo legato le bici e abbiamo proseguito a piedi. I bambini sventolavano le bandiere della pace, e le nostre bandiere, autocostruite, di Famiglie senz'auto e Famiglie rifiuti zero. 
Sì perché la vera pace si costruisce solo con uno stile di vita più sostenibile, senz'auto e a rifiuti zero (o quasi). Il petrolio è insanguinato e tutto quello che ne deriva: plastica, benzina. Da quando l’umanità è dipendente da esso, innumerevoli conflitti sono scoppiati nei territori dove viene estratto il petrolio, nel tentativo di accaparrarsi i pozzi o gli oleodotti. Ecco una lista delle cosiddette “oil wars”:
Chacho war (1932-1935); Seconda guerra mondiale (1939-1945); Usa-Giappone (1941-1945); Guerra civile Nigeriana (1967-1970); Iran-Iraq (1980-1988), Guerra del Golfo (1990-1991), conflitto Iraq no fly zones (1992-2003), guerra in Iraq (2003-2011), conflitti nel Delta del Niger (2004-), conflitti Sud Sudan-Sudan (2012-); intervento Russo in Ucraina (2014-); intervento militare contro ISIS (2014-); guerra in Siria (2014-); intervento russo in Siria (2015-)....
La motorizzazione privata non è solo complice di guerre, ma causa una continua e costante carneficina, per incidenti, che in Italia ogni anno uccide più di 3300 persone, e ne ferisce altre 250 000 (dati Istat). Le auto sono più letali delle armi da fuoco, ma nonostante questo nessuno vieta le pubblicità di auto, e raramente si cerca di disincentivarne l'uso.

Il metano non è meno insanguinato, in quanto i metanodotti passano da zone in conflitto (basti pensare alla Russia e all’ Ucraina). Il metano che viene dal Mar Mediterraneo non è fonte di conflitto armato, ma è comunque fonte di grave danni ambientali e disturbi alla fauna marina (trivellazioni, airgun).
Ecco perché i veri pacifisti dovrebbero girare in bicicletta (o a piedi o coi mezzi pubblici).