“Esprimiamo preoccupazione rispetto al progetto di costruzione di un nuovo centro commerciale nella zona ex Cisa.
Chiediamo al Comune di Faenza: perché non sono stati coinvolti né i quartieri, né le associazioni, né i cittadini nella ricerca di soluzioni alternative, in un percorso di riprogettazione dell’area dismessa? A che punto è, da chi deve essere compiuto e quali sono gli impegni presi per il lavoro di bonifica delle falde e del sottosuolo contaminati? E’ stata effettuata una comunicazione di 'sito potenzialmente contaminato' e avviata la relativa procedura di bonifica ai sensi del D.Lgs 152/06?
Come si concilia - prosegue il comitato - l’impegno del Comune a favore della mobilità sostenibile (PUMS), con questo progetto che necessariamente porterà un aumento del traffico motorizzato in una zona residenziale? Le vie Volpaccino, Zara e limitrofe sono strette, senza marciapiede né piste ciclabili, ma percorse quotidianamente da molti bambini e famiglie in bici che si recano a scuola, in piscina, al parco: sono state fatte previsioni sull'impatto in termini di inquinamento, insicurezza, traffico per quelle zone? Ci chiediamo infine a cosa possa servire un nuovo centro commerciale se già ce ne sono 8/9 nel territorio faentino (oltre a numerosi supermercati). Che effetti avrà sull’economia locale, sulle botteghe, sui mercatini diretti e sui piccoli negozi?"
Se non ci sono margini - conclude il comitato -per tornare indietro rispetto alla realizzazione, almeno chiediamo al Comune di mitigare l’impatto negativo con interventi di questo tipo: impedire che da Via Volpaccino e da Via Zara di possa accedere al parcheggio del centro commerciale; piste ciclopedonali sulle vie sopra citate; massimo dell’efficienza energetica del fabbricato; sistemi di raccolta differenziata spinta nei pressi della struttura e macchinari per il reso. Crediamo in un’economica sostenibile, a filiera corta, fatta di relazioni umane. Ci piacerebbe pensare che in questo percorso il Comune fosse nostro alleato. Ma è così?
(Ass.Fuori dal Coro, Fiab Faenza-Forlì, Gruppo Acquisto Solidale Faenza, Legambiente Lamone, Rete Rifiuti Zero Emilia Romagna, Salvaiciclisti Faenza, Si alle Rinnovabili No al Nucleare, Panda Imola)
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