giovedì 2 luglio 2020

La testimonianza di Federico, carrozziere senz'auto!

Con molto piacere pubblico la testimonianza di Federico Pacioni, di mestiere carrozziere, dopo 1 anno di vita senz'auto, ad Osimo (An), nelle Marche! 
Io l'ho conosciuto ad una presentazione del mio libro Vivo Senza Auto a Morro d'Alba, organizzato dalla Fiab di Jesi, il 28 dicembre 2019 insieme a Marco Scarponi. Federico mi scrisse un messaggio dicendomi che non aveva l'auto ma voleva assolutamente venire alla mia conferenza. (Purtroppo nelle marche tanti bei paesini dell'entroterra sono totalmente sconnessi dai mezzi pubblici, soprattutto la sera). Io andavo con mio padre, con la sua auto, e dissi subito che potevamo condividere l'auto! Arrivato fino a Montefiore di Recanati (casa dei miei) in bici (20 km in notturna) è salito con noi, e insieme carpooling fino al luogo della conferenza! Un grande! 
Da sinistra, Federico Pacioni, io e Marco Scarponi.
Di Federico Pacioni "Premetto che non ho figli e questo ovviamente ha facilitato la mia scelta; ciò detto, dopo quest'anno car free, sono sicuro che in futuro, dovesse mutare la mia condizione, di certo non cambierà la mentalità e il mio modo di essere che si sono ben delineati in me.
Era inizio giugno dello scorso anno, quando finalmente, dopo mesi in cui quasi per scherzo ripetevo ogni giorno che avrei venduto l'auto, alla fine l'ho fatto davvero. Da quando mi sono iscritto al gruppo (FB Famiglie senz'auto), ogni giorno leggevo di persone che sono uscite da questa malattia, "autodipendenza" 😁 o che cercavano consigli per farlo. E per questo vi ringrazio 😍 perché siete stati tutti voi a smuovere con decisione qualcosa che era dormiente in me! La voglia di vera libertà!
Sinceramente non avevo molti dubbi su "come avrei fatto" a fare le stesse cose senza avere un'auto. Quando decido di fare un passo, vado diretto, e conto sullo spirito di adattamento. E proprio adattarsi a questa nuova vita è stata la parte più bella e ricca di sorprese.
Ho acquistato una e-bike; sono un ciclista fin da bambino, ho corso in bici da ragazzo, e quella del ciclismo sportivo rimane una grande passione. Però data la prevalenza collinare nella mia zona e il lavoro abbastanza duro che faccio (il carrozziere 🤣) ho dovuto optare per una bici con aiutino. L' e-bike, sinceramente, credo sia una soluzione meravigliosa perché sapere di non arrivare sudato, o di non fare molta fatica la sera dopo 9 ore di lavoro, è un bel incentivo.
Sin dai primi giorni è sparita la FRENESIA!
scrivo grande questa parola perché mi sono reso conto che era proprio l'auto stessa a portarmi ad essere frenetico, ad andare di fretta! Andavo sempre di corsa; in pausa pranzo in posta, la sera al supermercato a comprare il deodorante per auto, il giorno dopo l'aperitivo con l'amico, poi tutte le varie commissioni ... Insomma, tolto il lavoro, non avevo mai tempo per fermarmi. Anzi... Non volevo averlo.
Appena venduta l'auto, magicamente è sparita questa ansia continua.
Sembrerà banale, ma è proprio l'auto, la sua velocità, a portarti a dover andare in luoghi dove non hai realmente bisogno di andare!
Ho finalmente imparato a usare Internet per i servizi postali, ho un agenda con me dove appunto le cose che devo comprare, una volta a settimana parto con la mia bici e faccio acquisti, cerco di organizzare bene il mio tempo, i miei impegni, senza aggiungere spostamenti inutili, che prima facevo solo perché c'era un mezzo che accelerava il mio ritmo naturale. E grazie allo spirito di adattamento e a questa scelta, ho ritrovato i miei spazi.
Mi sono accorto di quanti spostamenti inutili facevo, giri a vuoto, spostamenti mal organizzati. E, almeno per me, questo portava anche ad acquisti inutili.
Trovarsi in giro per negozi, senza reali necessità, mi portava comunque sempre a comprare qualcosa. Invece ora con la mia lista vado diretto, elimino i giri di mezzo, e compro solo quello di cui ho bisogno.
Mi vengono i brividi pensando ai sabati passati in giro per i negozi, spostandosi di un chilometro alla volta, entrando in ognuno di essi soltanto per "fare un giro".
Quanto tempo sprecato ... L'abbandono dell'auto mi ha mutato e tutto il tempo perso lo sto riprendendo con gli interessi.
Abbiamo parchi, fiumi, montagne, spiagge, colline meravigliose e città ricche di storia... I miei giri ora li faccio in questi posti 
Il tragitto casa lavoro è diventato il mio momento all'aria aperta. Mentre prima, chiuso nella scatola di latta, era un momento angosciante, come se dovessi andare al patibolo, ora arrivo a lavoro con il sorriso, perché in quei 5 km di strada ho il vento in faccia, corro con gli uccelli che si alzano dai campi, sento il profumo dell'erba ...
La mia vita sociale non ha avuto cambiamenti drastici.
Mi sono ritrovato ad essere l'amico un po' "estremo". Quello che magari se invitato a pranzo arriva un po' prima con il cambio e chiede se può darsi una lavata! 😁 Ovviamente con chi ho confidenza 😅
Vado tranquillamente a pranzo e cena fuori al ristorante, legando la bici fuori, e in tutti quei posti dove "sembra strano" andare con la bici. Basta abbattere mentalmente quel muro di finta normalità che si è instaurato nella società di oggi!
Sono l UFO che va in giro di notte con rifrangenti e mille luci che lampeggiano e si muovono. Si perché andare di notte in bici è un mio diritto! La prima volta avevo timore, poi mi sono reso conto di quanto le macchine rallentino quando si imbattono in qualcosa di "strano" e con quanta attenzione ti superino rispetto al giorno. Insomma mi sento quasi più sicuro di notte ... E poi... Vuoi mettere pedalare sotto le stelle!!!
Mi è servito anche a rendermi conto di quali amicizie siano vere e quali invece si presentavano tali solo per similitudine. La cerchia di conoscenze che faceva parte della mia vita soltanto perche i posti che frequentavamo erano gli stessi è scomparsa. I miei veri amici hanno accettato la mia scelta, anzi l'hanno incentivata; in automatico è nata una sorta di condivisione dell'auto. Non raggiungiamo più un punto X con due auto, per poi spostarsi al punto Y assieme. Se il posto è vicino lo raggiungo in bici, altrimenti opto per un passaggio. Condividendo l'auto si risparmia. Ovviamente, ad esempio quando vado in montagna o in luoghi lontani o non serviti dai mezzi pubblici sono io a pagare il carburante e il pranzo. Insomma cerco di ripagare e sdebitarmi con chi comunque "mantiene" l'auto.
La questione del meteo credo sia molto superficiale. Basta guardare i paesi nord europei per capire che è solo questione di abbigliamento adatto. Rispetto a loro abbiamo un clima molto più mite in inverno.
Non ho mai sofferto il freddo. Quando la mattina era proprio ghiacciato magari mettevo una maglia in piu. Ma pedalando ci si scalda velocemente.
Per quanto riguarda la pioggia con poca spesa ho acquistato un poncho, zaino, sovrapantaloni e scarpe impermeabili, e sono sempre arrivato asciutto. Basta partire 5 minuti prima per poi cambiarsi, fare più attenzione durante il tragitto e il gioco è fatto.
E comunque, non so perché, ma pedalare sotto la pioggia mi fa cantare come un pazzo 🤣
È stata la scelta più bella e piena di soddisfazioni della mia vita! Mi ha radicalmente cambiato, mi ha ridato la mia vita e ha fatto rinascere un rapporto primordiale con la natura che ci ospita.
Non demonizzo le automobili e il loro utilizzo, perché comunque anche non possedendone una, mi capita per necessità o per raggiungere determinati posti di chiedere passaggi. Accompagno una squadra di bambini alle corse di bici con il furgone della società ... Quindi non sono ipocrita... Quello che colpevolizzo non è l'uso ma l'abuso! Prendere l'auto per andare a comprare il pane a 500mt, girare un'ora attorno al centro di una città per trovare il parcheggio più vicino, quando lasciandola più lontano e facendo due passi avremmo guadagnato in tempo e salute.. queste sono le cose che mi rendo conto facevo anche io prima.
Ovviamente fare questa scelta con dei figli a carico non è impossibile ma più complicato, ne sono consapevole, ma se tutti quelli come me, che hanno la possibilità di farlo, cercassero di metterlo in pratica, molte auto in meno intaserebbero le città.
Se chi non può farne a meno ne riducesse l'uso per le vere necessità, altre auto in meno intaserebbero le città.
Se chi come me ha fatto questa scelta oggi, continui a lottare e sostenere l'esigenza di un trasporto pubblico efficiente e di una rete ciclabile vasta e sicura, un domani avrà figli senza la necessità di avere un auto che intaserebbe le città.
Per chi è combattuto come ero io un anno fa, consiglio il libro della nostra Linda "Vivo Senz'auto"
Io l'ho letto dopo aver fatto la scelta e mi sono ritrovato in ogni singola pagina e in ogni singolo pensiero del libro! Lo avessi letto prima avrei fatto il passo ancor prima! Oltre ad essere ricco di statistiche sulla "dannosità" delle auto, va proprio a trattare il legame anomalo, che oggi purtroppo è diventata la normalità, che si è instaurato nel tempo tra uomo e auto ... Anzi, che chi ci governa, a spinto perché si instaurasse in noi.
Durante l'anno ho imparato ad amare talmente tanto ciò che ci circonda che, durante le feri
e, farò la mia prima ciclo vacanza; un coast to coast da Ancona fino ad Orbetello andata e ritorno, per gustarmi ogni pedalata e innamorarmi ancora di più del nostro paese! A questo non sarei mai arrivato senza questa scelta di vita!
Buona estate a tutti quanti L'immagine può contenere: 1 persona, oceano, cielo, spiaggia, spazio all'aperto, primo piano, acqua e natura

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